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I Fondamenti Della Cartomanzia

  • Immagine del redattore: Maga Mago Cartomante
    Maga Mago Cartomante
  • 31 gen 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

IL CARTOMANTE


• La pratica dell'arte cartomantica implica il raggiungimento di una discreta capacità di rilassamento e di concentrazione, condizioni indispensabili per immettersi con lo stato mentale più idoneo alla previsione e alla veggenza. Sarà opportuno, di conseguenza, addestrarsi quotidianamente, praticando esercizi di rilassamento, respirazione e concentrazione.


• Sarà sempre necessario unire a una spiccata sensibilità, ricettività, perspicacia e una memoria ben coltivata, tutte prerogative irrinunciabili per un apprendimento corretto della cartomanzia, anche una buona dose di obiettività e un atteggiamento del tutto neutrale. Facendosi carico delle problematiche del consultante, infatti, si rischierebbe di farsi coinvolgere emotivamente e di proiettare i propri sentimenti sul responso al punto di invalidarlo.. Per questa ragione è consigliabile, almeno agli inizi, limitare l'esercizio ad amici e conoscenti, rimandando nel tempo la pratica previsionale rivolta a parenti stretti o comunque a persone emotivamente molto Vicine.


• Allo stesso modo è preferibile evitare consulti per se stessi, col rischio di un atteggiamento difensivo e certamente poco obiettivo nei confronti di eventuali previsioni indesiderate.


• Ricordare sempre che i tarocchi esigono, da chi li interroga ma ancor più da chi li interpreta, la massima fiducia, in mancanza della quale rimarranno muti.


È indispensabile imparare a conoscere le proprie carte, e non soltanto attraverso la vista, cercando di coglierne ogni dettaglio, ogni simbolo segreto. Si dovrà penetrare in ogni carta toccandola, sforzandosi di sentirne i colori attraverso i polpastrelli, accarezzandone i contorni. E, ancora, visualizzandola, riproducendone mentalmente l'immagine a occhi chiusi oppure meditando sulle forme, le sfumature, i particolari raffigurati, entrando direttamente, come se si trattasse di una porta segreta, in colloquio con il personaggio allegorico che la rappresenta: il Papa, la Giustizia, il Bagatto..


• A prescindere dalla pressione del consultante, rifiutare sempre di interrogare gli arcani ogni qualvolta ci si senta stanchi, turbati, depressi. Malattie, disagio fisico e psichico, stress, tensione o semplicemente una forte antipatia nei confronti del consultante possono influire molto negativamente sul responso.

Assolutamente proibito, inoltre, consultare a stomaco ingombro o durante il periodo mestruale.


• Ugualmente necessario è mettere il consultante a proprio agio, trattandolo con il giusto distacco emotivo ma anche con cortese interessamento e con rassicurante gentilezza. Qualunque sia il responso delle carte, evitare per quanto possibile di mentire, ma non trascurare mai di bilanciare diplomaticamente una previsione poco felice, offrendo in cambio un consiglio, un'alternativa o almeno una speranza.


• Trovandosi nella condizione di consultare per una persona assente, è necessario procurarsi una sua fotografia corredata dei suoi dati anagrafici o, in alternativa, un oggetto con cui sia venuta lungamente a contatto, da tenere sotto la mano sinistra mentre si estrarranno le carte in vece sua.


• Sin dall'antichità, il consulto cartomantico richiede una corresponsione anche minima in denaro, che ne sancisce la serietà e ne attesta il valore; ma fino a che non ci si sentirà sufficientemente padroni dell'arte, il consulto dovrà essere considerato come un'occasione di apprendimento esente da qualsiasi forma di compenso.


• Da non trascurare in nessun caso il dovere della riservatezza e l'imperativo del silenzio nei confronti delle delicate situazioni private confidate dal consultante.



IL CONSULTANTE


• Si tenga sempre presente, innanzi tutto, che la lettura degli arcani non è un gioco, uno scherzo da salotto ma al contrario, una ricerca sottile fondata sul simbolo, una manifestazione, guidata dalle immagini, dei poteri paranormali della predizione e della veggenza. Chi si presta a leggere le carte, mette a disposizione, oltre al proprio tempo, anche le proprie conoscenze esoteriche e le proprie energie parapsichiche da contraccambiare, come minimo, con la fiducia e con il rispetto.


In nessun caso si dovrà abusare della cartomanzia, eleggendola a stampella della propria esistenza, ricordo che i Tarocchi consigliano non obbligano! Non si richiederà quindi, il responso delle carte troppo di frequente, se non si desidera che il loro simbolismo si svuoti rifiutandosi di rispondere. A questo proposito, si farà bene a ricordare che il destino non si muta bersagliando le carte di insistenti, ripetitivi quesiti, ma lo si cambia caso mai con la volontà, l'autocontrollo e con un uso intelligente della magia. Oltre a ciò, bisogna tener conto che un consulto, eccettuate le domande riguardo a un episodio unico nella vita, come un matrimonio, una laurea, la prima gravidanza ecc. ha una validità variabile da uno a tre anni. Tuttavia, nei periodi più fluttuanti dell'esistenza, è consentito consultare i tarocchi con maggior frequenza. Anche i quesiti focalizzati su una questione in via di attuazione hanno una tolleranza maggiore, fino a tre-quattro settimane fra una lettura e l'altra.


• Le domande devono essere sempre formulate in forma semplice, corretta e passibile di una sola risposta, concentrandosi con molta calma su di esse ed evitando di insistere su tematiche alle quali le carte hanno già fornito un responso, favorevole o infausto che sia.

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